Dopo il percorso intrapreso due anni fa delle “10 Parole”(
un gruppo e il secondo gruppo l’anno passato), catechesi sull'approfondimento
dei 10 comandamenti, che portava ognuno di noi all'introspezione , senza però
darci delle risposte,quest'anno Fra Stefano ci ha introdotto verso i “ 7
Segni”; un percorso nel quale con l'aiuto di Gesù e la fede, ognuno di noi
potrà trovare delle risposte a quanto era rimasto in sospeso.
Per il momento abbiamo sviluppato solo i primi 4 segni
secondo il Vangelo di Giovanni.
Il primo
segno riguarda il miracolo delle Nozze di Cana, cioè la trasformazione
dell'acqua in vino ad un banchetto di nozze.
Su catechesi di Fra Stefano, abbiamo capito che, non erano
delle semplici nozze, ma in base ai versi riportati ci sono delle allegorie.
Per esempio lo sposo chi è, perchè viene servito soltanto alla fine il vino
buono? Perchè Maria dice ai servi “Fate quello che Vi dirà”? Per quanto io
possa aver capito, è Gesù il vero sposo che offre il vino buono, cioè offre il
proprio corpo e il proprio sangue, Maria Sua madre capisce dallo sguardo del
figlio, che deve sottomettersi al mistero dell'ORA che sarebbe arrivata,e chiede ai servitori, di mettersi agli
ordini di Gesù e obbedirgli, così come dovremmo fare noi,e non solo con le
parole, ma con fatti concreti, infatti la domanda è:
Quanto siamo disposti ad obbedire al Signore?
Questo miracolo ci insegna che per essere veri cristiani,
dobbiamo obbedire, così come ha fatto Maria, senza fare domande, con amore,
trovare il coraggio di cambiare, riempire le giare con cose buone e
propositive.
Altra domanda ricorrente in questo segno è: “sai riconoscere
il Maestro di tavola”? Cioè sappiamo distinguere il vino buono e abbondante
nelle nostre vite? Sappiamo riconoscere chi si dimostra buono ma in effetti non
lo è? Infatti chi è il maestro di Tavola? Abbiamo appreso che il maestro di
tavolo ci fa vedere il mondo secondo la sua prospettiva che non è quella di
Gesù…..
Il secondo
segno parla del miracolo della guarigione del figlio del funzionario regio, nel
quale Gesù salvò il figlio di un centurione, che credette alle Sue parole senza
la necessità di recarsi presso la casa dove dimorava il figlio malato. Infatti
è difficile credere senza vedere nulla, ma è proprio questo che Gesù attende da
noi!!!
Anche in questo passo possiamo capire quanto sia importante
per noi cristiani avere fede, cioè incontrare con umiltà la persona di Gesù e
affidarsi completamente a Lui senza timori o paure, è avere un atteggiamento
che coinvolge la nostra persona e da un orientamento nuovo alla nostra vita.
In questo segno Fra Stefano ci ha insegnato ad elaborare la
parola e la “controparola” dentro di noi.
Per quanto
riguarda l'ultimo segno fino ad ora fatto, si è parlato del miracolo del
paralitico alla piscina probatica. Un pover'uomo giaceva sul suo “lettuccio” da
ben 38 anni senza essere riuscito mai a gettarsi nella piscina, Gesù vedendolo
gli chiese se voleva guarire. Lui prese il suo lettuccio e camminò. Anche in
questo passo c'è un significato profondo,cioè quando ci viene data la
possibilità di cambiare vita siamo veramente
disposti a prenderci il nostro marciume interiore o fisico (lettuccio) e
seguire Gesù? Questa domanda è ricorrente in questo percorso, siamo davvero
sicuri di essere buoni cristiani, di seguire effettivamente gli insegnamenti di
nostro Signore, di voler guarire?
A volte ci lamentiamo di situazioni che in realtà non
vogliamo cambiare, per guarire bisogna volerlo, abbiamo così tanta confidenza
con il Signore da trovare la guarigione che Lui ci prospetta?
Vogliamo veramente guarire?
Di questo percorso posso dire che, ho capito che per
accogliere Gesù nella nostra vita, non è
necessario avere dei requisiti speciali, il centurione del re era un pagano, il
paralitico era un poveretto, ma bisogna testimoniare l'amore per Cristo con la
vita che quotidianamente viviamo.
Questo non è certamente semplice ma solo l'incontro con Gesù
ci può riscattare veramente la vita e
renderci liberi.
Il quarto segno parla della moltiplicazione dei pani e dei
pesci, del poco che mettiamo noi e del tanto che mette Gesù…..mettere il nostro
poco per far mangiare tanti con il tanto che ci mette Gesù è una avventura che
proveremo a fare……
Laura
Papini
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