Ecco ancora altri momenti catturati dal grande Giovanni Rossetti in tanti tanti bei momenti di festa vissuti al San Francesco.
(video con foto realizzate da Giovanni!)
Ti ho fotografato sorella luna
che ti affacci timidamente
In questo maggio incerto,
fra nubi d'un pallido rosa
adornate, fra foglie
d'antiche querce.
La tua tua diafana luce
Illumina i misteri di Dio
che a così pochi è dato
di leggere, ché passano
attraverso la via dell'umiltà.
che ti affacci timidamente
In questo maggio incerto,
fra nubi d'un pallido rosa
adornate, fra foglie
d'antiche querce.
La tua tua diafana luce
Illumina i misteri di Dio
che a così pochi è dato
di leggere, ché passano
attraverso la via dell'umiltà.
Cresime 2019
Wonderful Life
(video con foto realizzate da Giovanni!)
Luci sulla città
Questi video sono realizzati con foto scattate da Giovanni!
Autumn Leaves
Oh holy night
Maremma in painting and music
Photo collection Natale in povertà
C'era una volta
Photo collection Presepe al San Francesco 2019
Poverty in Christmas
Con le musiche del film Mary Poppins (1964)
Padre Sergio pianista
Galleria completa di foto!
Wonderful Life
(video con foto realizzate da Giovanni!)
Luci sulla città
Questi video sono realizzati con foto scattate da Giovanni!
Autumn Leaves
Oh holy night
Maremma in painting and music
Photo collection Natale in povertà
C'era una volta
C'era una volta un Natale
senza lucine, ma fiocchi
scarlatti, sapori di frutta
candita, mele cotogne,
mandarini e castagne.
Per regalo un carretto
di legno, piccino, fatto
dal babbo. Rosso dipinto.
Poi quei dolcini dal forno
di legna, ancor caldi,
insieme al pane odoroso.
Ma prima la Messa in
lingua latina, col prete
di spalle verso l'Altare,
alla gente in preghiera,
in attesa dell'"ite Missa est"
che non vuol dire
"finita", ma "compiuta".
Poi tutti a casa davanti
al camino, al desco di festa,
accanto al Presepe
di borraccina coperto.
Ricordi d'un tempo che fu.
Giovanni Rossetti
Photo collection Presepe al San Francesco 2019
Poverty in Christmas
Con le musiche del film Mary Poppins (1964)
Padre Sergio pianista
Galleria completa di foto!
Un grande saluto al parroco p. Paolo per la sua partenza per
La Verna!!!
Ricordando le performace di Recondite Armonie di agosto 2020!
Dal vivo in mezzo un prato o nel giardino, in vaso o recisi, all’aperto o in studio, i fiori sono un soggetto che si prestano bene per fare fotografia. Tuttavia la delusione può essere dietro l’angolo. Non tutti i fiori che ti appaiono belli sono necessariamente fotogenici, alcuni soggetti sono migliori di altri e sempre è necessario mettere in pratica qualche accorgimento per fare una serie di fotografie. Per creare un bel ritratto di fiori bisogna metterne in risalto le sue qualità, i suoi colori, le sue linee cercando sfondi semplici e composizioni attente. Il fiore davanti alla fotocamera non è poi molto diversa da una bella donna… l'unica cosa è che non parla, ma è musica di colori.
G.Rossetti photo
P.I.Tchaikovsky music
P.I.Tchaikovsky music
La porta è un apertura su un muro che permette un passaggio per entrare dentro in casa, per passare da una stanza all'altra.
Talvolta per porta non si intende solamente l'oggetto materiale, ma qualcosa di più astratto. Ad esempio, durante la nostra vita, incontreremo tantissime porte: alcune si apriranno, altre rimarranno sempre chiuse e altre ancora ci verranno sbattute in faccia.
Secondo la religione romana, Giano era il dio della porta ed era in grado di guardare il futuro e il passato, sia all'interno che all'esterno di una porta.Per varcare una porta si deve prima sostare un attimo sulla soglia, aprirla con una maniglia, una chiave, un chiavistello, un lucchetto. E soglia sta come uscio; uscio come uscire, come lasciarsi andare. Come andare incontro a ciò che succede. Le porte esistono soprattutto per essere aperte, per accogliere e lasciare entrare la luce, il vento, gli altri. Noi.
Accanto ad essa c'è quasi sempre una finestra.
Anche quando sembra non fare nulla e non c’è nessun al suo davanzale, la finestra e molto occupata.
Suddivide l’aria in geometrie invisibili, orienta i passaggi delle nuvole, calcola le radici quadrate delle stelle, ascolta la voce del vento.
C’è solo un punto della notte in cui dorme anche lei. Quando sono chiusi i suoi battenti.
Tante sono le storie dietro una porta, una finestra, una maniglia da aprire e mi piacerebbe conoscerle tutte.
Sono storie infinite del tempo che passa.
Talvolta per porta non si intende solamente l'oggetto materiale, ma qualcosa di più astratto. Ad esempio, durante la nostra vita, incontreremo tantissime porte: alcune si apriranno, altre rimarranno sempre chiuse e altre ancora ci verranno sbattute in faccia.
Secondo la religione romana, Giano era il dio della porta ed era in grado di guardare il futuro e il passato, sia all'interno che all'esterno di una porta.Per varcare una porta si deve prima sostare un attimo sulla soglia, aprirla con una maniglia, una chiave, un chiavistello, un lucchetto. E soglia sta come uscio; uscio come uscire, come lasciarsi andare. Come andare incontro a ciò che succede. Le porte esistono soprattutto per essere aperte, per accogliere e lasciare entrare la luce, il vento, gli altri. Noi.
Accanto ad essa c'è quasi sempre una finestra.
Anche quando sembra non fare nulla e non c’è nessun al suo davanzale, la finestra e molto occupata.
Suddivide l’aria in geometrie invisibili, orienta i passaggi delle nuvole, calcola le radici quadrate delle stelle, ascolta la voce del vento.
C’è solo un punto della notte in cui dorme anche lei. Quando sono chiusi i suoi battenti.
Tante sono le storie dietro una porta, una finestra, una maniglia da aprire e mi piacerebbe conoscerle tutte.
Sono storie infinite del tempo che passa.
Giovanni Rossetti: foto
Giovanni Allegri: pianoforte
Giovanni Allegri: pianoforte
Musica e fotografia in armonia: La libecciata!
Cieli Covid intorno a Castiglione!
Natale MMXX
Montepescali Praesepis MMXX
Felix dies Nativitatis MMXX
Natale... ricordi in bianco e nero
La rugiada
Il "Maremmano"
Antonio Vivaldi
Nocturne E Flat Major
S. Guilelmus
Shakespeare a Roselle sotto le stelle
Paintings and photos
Pasqua 2021. I tulipani di S. Francesco
Le vie en rose
Il papavero solitario
Papaverando
Boum ductor
Buttero (“dal latino boum-ductor, conduttore di buoi o dal greco bùteros: bus, bue e teròs, pungolo”).
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Nel pianeta, ovunque si trovino degli spazi aperti al pascolo, ci sono cavalieri a sorvegliare il bestiame. In Italia, e solo qui, ci sono loro, i Butteri, ad Alberese, nella nostra Maremma. Sono rimasti gli ultimi, uomini eroici che praticano ancora l’allevamento allo stato brado di antichi bovini, esempi viventi di una possibilità di riscatto nei confronti della natura. Negli occhi di questi uomini e dei loro animali si comprende il sentimento che si ha nel vivere una vita che ha un senso, una vita a cui non rinuncerebbero mai. Sono stato con loro un giorno intero pochi anni fa e li ho raccontati con le immagini dentro in un mio libro dal titolo "Prima che la memoria scolori" e questo che scorre in bianonero è un piccolo sunto.
Sono ormai pochissimi gli ultimi butteri in Maremma e Il futuro di questo mondo antico è nelle loro mani.
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Nel pianeta, ovunque si trovino degli spazi aperti al pascolo, ci sono cavalieri a sorvegliare il bestiame. In Italia, e solo qui, ci sono loro, i Butteri, ad Alberese, nella nostra Maremma. Sono rimasti gli ultimi, uomini eroici che praticano ancora l’allevamento allo stato brado di antichi bovini, esempi viventi di una possibilità di riscatto nei confronti della natura. Negli occhi di questi uomini e dei loro animali si comprende il sentimento che si ha nel vivere una vita che ha un senso, una vita a cui non rinuncerebbero mai. Sono stato con loro un giorno intero pochi anni fa e li ho raccontati con le immagini dentro in un mio libro dal titolo "Prima che la memoria scolori" e questo che scorre in bianonero è un piccolo sunto.
Sono ormai pochissimi gli ultimi butteri in Maremma e Il futuro di questo mondo antico è nelle loro mani.
Giovanni Rossetti
La primavera
Un poeta, un pittore, un musicista, un fotografo, hanno in comune la loro sensibilità.
Sono tutti estremamente ricettivi rispetto a ciò che li circonda.
Esprimono attraverso strumenti diversi, sentimenti, sensazioni, emozioni.
Per questo la rinascita, il risveglio della natura in primavera, provoca in ognuno di loro un moto creativo tanto ricco e prorompente.
Del resto ognuno di noi, comuni mortali, è sensibile a questa dirompenza del mondo che ci circonda: è sufficiente aprire una finestra, uscire fuori ed è, praticamente impossibile, non accorgersi del miracolo che si ripete ogni anno.
Ma in questo anno, in questa primavera, un altro miracolo dall'Alto ci vuole per l'umanità.
Photo: Giovanni Rossetti
Sono tutti estremamente ricettivi rispetto a ciò che li circonda.
Esprimono attraverso strumenti diversi, sentimenti, sensazioni, emozioni.
Per questo la rinascita, il risveglio della natura in primavera, provoca in ognuno di loro un moto creativo tanto ricco e prorompente.
Del resto ognuno di noi, comuni mortali, è sensibile a questa dirompenza del mondo che ci circonda: è sufficiente aprire una finestra, uscire fuori ed è, praticamente impossibile, non accorgersi del miracolo che si ripete ogni anno.
Ma in questo anno, in questa primavera, un altro miracolo dall'Alto ci vuole per l'umanità.
Photo: Giovanni Rossetti
Frèdèric Chopin: Spring Waltz
Luci e ombre
Osservare orizzontale
Etiam capillus unus habet umbram suam.
[Anche un solo capello ha la sua ombra].
Publilio Siro, Sentenze, I sec. a.C.
Tutta la varietà, tutta la delizia, tutta la bellezza della vita è composta d’ombra e di luce.
(Lev Tolstoj)
Solo chi ha sperimentato la luce e l’oscurità, la guerra e la pace, l’ascesa e la caduta, solo quella persona ha veramente sperimentato la vita.
(Stefan Zweig)
G.Rossetti photo
Maremma tra cielo e terra: gli scatti che raccontano l’anima di una terra... Ecco l'articolo!
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