Il Gruppo dei giovanissimi e i suoi animatori
Da poco piu' di due mesi mi “ritrovo”
(con grande gioia) ad essere, insieme a mio marito, animatrice di un
gruppo di ragazzi che va dai 17 ai 19 anni circa.
Stiamo parlando di una ventina di
ragazzi e ragazze...ognuno con i suoi problemi, le sue debolezze ed i
suoi dubbi...dubbi e problemi che stiamo cercando di appianare e
risolvere. Il nostro compito, visto che siamo in totale 3 animatori,
è quello di aiutarli, ascoltarli, capirli, e cercare di poter
appianare i loro dubbi. Non parliamo solo di religione, ma anche di
quegli interrogativi che la vita a volte gli propone, poiché non è
facile alla loro età capire il senso delle cose, dell'amicizia e
anche solo dello “sbagliare per imparare”. Cerchiamo con questo
di ascoltarli e guidarli.
Ci ritroviamo una volta alla settimana
per una cena in parrocchia, per la gioia dello stare insieme...per
parlare e conoscerci sempre meglio!
Ma il cammino più importante che
stiamo facendo è quello dei “sette segni”.
Alcuni di loro hanno fatto le “dieci
parole” ; per loro il cammino dei sette segni è sicuramente in
discesa avendo già avuto un cammino di questo tipo, ma per tutti gli
altri (che sono la maggior parte) è stato tutto nuovo. Se da prima
non sapevano cosa fosse una “scrutazio” adesso, dopo aver fatto
capire loro il modo di aprire e leggere la bibbia, adesso non hano
piu' molte difficoltà a capire come fare. La prima volta che ci
siamo ritrovati a fare una scrutazio abbiamo cercato di spiegargli
come poter arrivare a trovare, all'interno della bibbia, il loro
“passo”...ovvero quello che per loro, ognuno di loro
singolarmente, potesse esprimere quel segno.
Per esempio quando abbiamo parlato del
“lettuccio” dell'infermo che era li' da tutta la vita, abbiam
cercato di arrivare a fargli capire cosa fosse per loro “il proprio
lettuccio”, ovvero cio' che ci portiamo dietro senza voler guarire,
senza voler abbandonare nonostante sia sporco e da buttare.
Non è stato facile per noi animatori,
ma i ragazzi si sono dimostrati interessati e questo ci ha permesso
di concretizzare la parola.
Una volta al mese, per un sabato e una
domenica, portiamo i ragazzi in ritiro appunto per la catechesi dei
sette segni. È un modo anche per creare comunità e venire sempre
più in contatto con loro.
Inoltre ci vediamo settimanalmente alla
Messa dei ragazzi il sabato pomeriggio….si sembrerà strano ma per
noi la Messa principale è il sabato pomeriggio. Poi due volte al
mese facciamo una cena tutti assieme nelle nostre case….cena che
diventa formativa in quanto incntro e scontro su tematiche tipo:
responsabilità, maturità cristiana, accoglienza dell’altro e la
sua diversità diventano il nostro cibo fino a mezzanotte…..
Michele e Elena Santiccioli
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